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Solar Orbiter (SOLO) | |||||
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Dati della missione | |||||
Operatore | ESA NASA | ||||
NSSDC ID | 2020-010A | ||||
SCN | 45167 | ||||
Destinazione | Sole | ||||
Vettore | Atlas V 411 | ||||
Lancio | 10 febbraio 2020 | ||||
Luogo lancio | John F. Kennedy Space Center | ||||
Proprietà del veicolo spaziale | |||||
Peso al lancio | 1 800 kg | ||||
Peso del carico | 209 kg | ||||
Costruttore | Airbus Defence and Space Thales Alenia Space | ||||
Strumentazione | Spectrometer/Telescope for Imaging X-rays | ||||
Parametri orbitali | |||||
Orbita | orbita eliocentrica | ||||
Periodo | 168 d | ||||
Inclinazione | 7,7° | ||||
Sito ufficiale | |||||
Cosmic Vision | |||||
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Solar Orbiter (chiamato anche SolO) è un satellite per l'osservazione del Sole sviluppato dall'Agenzia Spaziale Europea. Il lancio, dopo diversi slittamenti è avvenuto il 10 febbraio 2020 alle ore 5:00 UTC da Cape Canaveral a bordo di un Atlas V fornito dalla NASA.
SolO effettua osservazioni del Sole da un'orbita eccentrica che si muove fino a ≈60 raggi solari, o 0,284 unità astronomiche, posizionandosi all'interno del perielio di Mercurio (0,3075 UA). Durante la missione l'inclinazione orbitale sarà aumentata a circa 24°. Il costo totale della missione è di 1,5 miliardi di dollari, contando i contributi dell'ESA e della NASA.
SolO è stato lanciato il 10 febbraio 2020. La missione dovrebbe durare sette anni.
Lo scopo della missione è compiere diversi studi sul Sole. Le misurazioni includono il plasma, il campo magnetico, le onde e le particelle energetiche del vento solare, favorite dalla vicinanza alla stella, che consentirà di studiarle quando ancora relativamente incontaminate. Grazie ad un'orbita inclinata rispetto all'equatore sarà possibile effettuare degli studi sulle regioni polari, mai osservate fino ad ora. Tra i quesiti a cui si cercherà di trovare risposta abbiamo: che cosa guida il vento solare e da dove proviene il campo magnetico coronale; in che modo le eruzioni solari producono radiazioni di particelle energetiche che riempiono l'eliosfera; in che modo i transitori solari guidano la variabilità eliosferica; come funziona la dinamo solare (che produce il campo magnetico). Si prevede che potrà anche coordinare le misurazioni con il Parker Solar Probe della NASA, operante nelle misure della corona solare fino a 9,5 R⊙.
Il lancio del Solar Orbiter è avvenuto con successo il 10 febbraio 2020 alle ore 5:00 UTC a Cape Canaveral, in Florida, per mezzo di un Atlas V. Lungo il tragitto verso il Sole effettuerà dei flyby della Terra e di Venere per compiere delle fionde gravitazionali, raggiungendo la stella un paio d'anni dopo. Nel corso della missione l'orbiter avrà un'orbita piuttosto eccentrica, con afelio a 1,2 au e perielio a 0,28 au, pari a circa 42 milioni di chilometri, avvicinandosi al Sole come mai fatto prima. Per osservare i poli la sonda raggiungerà un'inclinazione di 24° approssimativamente dopo 7 anni, che in caso di missione prolungata potranno arrivare anche a 33°.
Il modulo del Solar Orbiter è costituito da una piattaforma e da uno scudo termico, fornito dalla Thales Alenia Space, costantemente orientato in direzione del Sole in modo da riparare la sonda dalle forti radiazioni. Infatti le parti esposte dovranno sopportare temperature superiori ai 500 °C, al contrario delle parti restanti, che in ombra rimarranno a temperature sui −180 °C. La piattaforma è progettata in modo da accogliere strumentazioni e telecomunicazioni in un ambiente elettromagneticamente pulito. I sensori sono stati configurati sulla sonda per consentire di operare sia con protezione, sia con accesso all'ambiente solare. Al fine di ridurre i costi il Solar Orbiter ha ereditato alcune tecnologie dal Mercury Planetary Orbiter del BepiColombo, come i pannelli solari o l'antenna. I primi avranno la possibilità di ruotare attorno al proprio asse per evitare surriscaldamenti in prossimità del Sole e si aggiungono anche delle batterie che alimenteranno la missione in periodi come le eclissi durante i sorvoli planetari. L'antenna, invece, di tipo High-Gain High-Temperature (alto guadagno ad alte temperature) dovrà indicare una vasta gamma di posizioni per ottenere un collegamento con la Terra ed essere in grado di inviare opportuni volumi di dati. Le comunicazioni con la Terra sono fornite in banda X e l'antenna dovrà far fronte ad un elevato carico termico, con la possibilità, se necessario, di essere ripiegata dietro lo scudo termico, oltre a dover essere conduttiva per evitare l'accumulo di potenziale elettrostatico.
La sonda dispone di dieci strumenti selezionati tra stati membri dell'ESA e la NASA. Ha un carico totale di 209 kg e gli strumenti si dividono in "in-situ" e "di telerilevamento".
Strumenti in-situ:
Strumenti di telerilevamento: