In questo articolo approfondiremo il tema Jean Tardieu, poiché è un aspetto che ha acquisito grande rilevanza negli ultimi tempi. Da vari punti di vista, Jean Tardieu ha avuto un impatto sulla società e ha generato dibattiti in diverse aree. Ecco perché è fondamentale esaminare in dettaglio le implicazioni e le conseguenze che Jean Tardieu comporta, nonché analizzare le possibili soluzioni o alternative. Inoltre, affronteremo opinioni diverse di esperti del settore, che metteranno in evidenza aspetti rilevanti che aiuteranno a comprendere meglio l'importanza di Jean Tardieu nella nostra realtà attuale.
Questa voce sull'argomento scrittori francesi è solo un abbozzo.
Ha lavorato ai Musées Nationaux, poi presso Hachette e, dopo la guerra, alla radio francese.
Dopo gli esordi di Accents (1939) e Les dieux étouffés (1946), la sua poesia si è andata orientando verso un gioco linguistico demistificante, sostenuto da un umorismo non lontano da quello di Raymond Queneau, in opere quali Monsieur Monsieur (1951); L'espace de la flûte (1958); Le fleuve caché. Poésies 1938-1961 (1968, trad. it. 1971); Formeries, (1976); Margeries. Poèmes inédits 1910-1985 (1986); Poèmes à voir (1990).
La sua produzione teatrale è caratterizzata da un'estrema economia di parole e di gesti e da un umorismo rarefatto e inconsueto, che la apparentano al teatro dell'assurdo; costituita per lo più da atti unici e monologhi, essa è riunita nei volumi Théâtre de chambre (1955; trad. it. 1961), Poèmes à jouer (1960), Une soirée en Provence ou le mot et le cri (1975) e La cité sans sommeil et autres textes (1984). Traduttore (da Goethe, Hölderlin ecc.), Tardieu ha riunito alcuni dei suoi saggi in Le Miroir ébloui (1993). Tra le traduzioni italiane si ricordano le sillogi Teatro (Einaudi, 1976), L'inesprimibile silenzio. Formeries e altre poesie (Bulzoni, 1980) e Diffidate dalle parole (Lemma Press, 2015).
Dal 1980 al 1995, anno in cui è scomparso a 92 anni, ha abitato a Gerberoy.
Jacques Villon, préface pour le catalogue d'exposition (Louis Carré.
Hans Hartung (Hazan)
Hollande (Maeght)
C'est-à-dire (éd. Georges Richar)
Déserts plissés, poèmes sur des frottages de Max Ernst (Bölliger)
Obscurité du jour (Skira) (Prix des Critiques)
Un monde ignoré, poèmes sur des photographies de Hans Hartung (Skira)
Le Parquet se soulève (Brunidor-Apeïros)
L'Ombre la branche (Adrien Maeght)
Des idées et des ombres (Éditions R.L.D.)
Un Lot de joyeuses affiches (R.L.D.)
Carta Canta (chez Lydie et Robert Dutroux)
Causeries devant la fenêtre, conversazione con Jean-Pierre Vallotton (PAP)
Conversation (poésie)
Bibliografia
Jean Onimus, Jean Tardieu : un rire inquiet, Paris, Champ Vallon, coll. « Champ poétique », 1985 ISBN 2-903528-586
Constantin Tacou, F. Dax-Boyer (a cura di), Cahier Tardiez, Éditions de l'Herne, Cahiers de l'Herne, n° 59, Paris, 1991, 440 p. ISBN 9782851970732
Jean-Clarence Lambert, Visite à Jean Tardiez, Caractères, 2001
Frédérique Martin-Scherrer, Lire la peinture, voir la poésie: Jean Tardieu et les arts, Institut Mémoires de l'édition contemporaine, 2004
Federica Locatelli (a cura di), Diffidate dalle parole. Sei pièces, Lemma Press, 2015
AA.VV., testi riuniti e presentati da F. Locatelli e D. Vago, Jean Tardieu et la langue en question, Sedizioni, 2016 ISBN 9788869000287
Fabio Scotto, Jean Tardieu, Francis Ponge e André Frénaud: un lirismo oggettuale?, in Le corps écrivant. Saggi sulla poesia francese contemporanea da Valéry a oggi, Torino, Rosenberg & Sellier, 2019, ISBN978-88-7885-778-0.